Dermatoscopia e mappatura dei nei
a Milano e Padova

La dermatoscopia e la mappatura dei nei sono due esami importanti per la valutazione delle lesioni pigmentate e non della pelle.

Dermatoscopia e mappatura dei nei

Nella mia pratica clinica, capita spesso che i miei pazienti richiedano una mappatura dei nei per la valutazione delle lesioni pigmentate e non della pelle.

Bisogna, però, sgomberare il campo da un uso inappropriato del termine “mappatura”, utilizzato di frequente per indicare lo screening dei nei.

I termini corretti per indicare questo tipo di esame sono “dermatoscopia” o “dermoscopia”, oppure “epiluminescenza”.

Vediamo insieme qual è la differenza tra dermatoscopia e mappatura dei nei e quando è opportuno sottoporsi a una dermatoscopia dei nei.

Come funziona la dermatoscopia o epiluminescenza dei nei?

La dermatoscopia è un esame delle lesioni della pelle: il dermatologo può osservare le strutture interne della pelle, situate sotto la superficie cutanea, utilizzando un dermoscopio e applicando un mezzo di contrasto sulla pelle, un piccolo microscopio che si posiziona sul derma.

In questo modo, il dermatologo può valutare la loro organizzazione spaziale, sia orizzontale sia sagittale, osservando gli aspetti tipici di ogni neo, non visibili a occhio nudo.

Questo esame non prevede alcuna preparazione specifica e dura circa 30 minuti: permette al dermatologo di effettuare un monitoraggio, una diagnosi precoce del melanoma, un tumore della pelle che, nelle sue prime fasi, è del tutto asintomatico e, se non diagnosticato precocemente, può essere particolarmente aggressivo.

Cos’è la mappatura dei nei

La mappatura dei nei consiste nella memorizzazione delle immagini acquisite tramite la dermatoscopia. Se la dermatoscopia ha esito negativo e il dermatologo quindi non rileva lesioni sospette, la mappatura dei nei non viene effettuata.

Quando il dermatologo riscontra la presenza di una lesione, che deve essere monitorata nel tempo per valutarne i cambiamenti, viene effettuata la mappatura dei nei.

Controllo periodico dei nei

Consiglio sempre ai miei pazienti di controllare periodicamente i propri nei. Lo scopo, naturalmente, non è l’autodiagnosi: l’ispezione della propria pelle consente ai pazienti di verificare la presenza di nei sospetti e di modificazioni che devono essere sottoposti all’attenzione del dermatologo.

Quali sono le caratteristiche da valutare nell’ispezione dei nei?

Il sistema più semplice per un corretto autoesame è quello dell’ABCDE, sigla che corrisponde appunto ai principali segnali d’allarme da monitorare:

  • “A” come Asimmetria, si presenta quando una metà del neo è diversa rispetto all’altra metà;
  • “B” come irregolarità del Bordo, quando i bordi del neo sono dentellati, con forma irregolare o sfocati;
  • “C” come Colore, quando il colore del neo non è uniforme, ma presenta sfumature;
  • “D” come Diametro, quando il diametro del neo è superiore a 6 centimetri;
  • “E” come Evoluzione, si ha quando i nei aumentano rapidamente di volume, o sanguinano e prudono.

 

Se si presenta una di queste condizioni è consigliabile rivolgersi a un dermatologo per sottoporsi a una visita dermatologica.

Sarà il dermatologo a valutare l’opportunità di sottoporre il paziente a una dermatoscopia e, se opportuno, alla mappatura dei nei.

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